Il lavoro di Stefano e Alessandro dell’autonegozio Fratelli Crestani è entrato nel mirino del giornalista e regista svizzero Ruben Rossello, documentarista che possiamo definire, perchè no, poetico.
Il viaggio creativo del regista è stato ispirato dagli scritti dei due rappresentanti culturali del Lago Maggiore, della sponda “povera”… quella lombarda esattamente: Piero Chiara e Vittorio Sereni.
A partire dalla loro descrizione del mercato di Luino, Ruben sceglie di investigare e riscoprire, a distanza di un secolo, la vita che si sviluppa tra le piazze di Luino e Cannobbio.
I due ridenti paesini sono entrambi affacciati sulla stessa porzione di Lago ma declinano con diverse sfumature l’appartenenza alle due sponde opposte, quella piemontese di Cannobbio si popola per il mercato con chiassosi svizzeri che scendono a far compere la domenica, mentre la piazza lombarda ha il carattere del mercato infrasettimanale di Luino.
Così vicini, così lontani.
Con una breve ricerca su web Ruben approda al sito di Stefano e legge del suo lavoro e della sua passione per la ricerca del buono, del genuino, del tradizionale e della miglior qualità di ingredienti e lavorazioni specialmente in direzione delle valli ossolane.
Poi si rende conto che è uno dei pochi che il mercoledì mattina verso le tre e mezza si mette in coda all’imbarcadero di Intra, Verbania con il suo camion dell’autonegozio Fratelli Crestani per prendere il primo traghettollo delle 5, che lo porta a Laveno, sulla sponda lombarda per poi proseguire su strada verso Luino, dove alle 6 inizia la preparazione per il mercato.
E l’immagine dei lavoratori del mercato, che attraversano il lago da una sponda all’altra con il primo traghetto che conquista definitivamente il regista giornalista e un pò poeta, facendogli decidere di partire, anche lui, proprio da lì.
Altre immagini di mercato.
Spesso all’alba, molte volte anche prima, l’autofurgone arriva alla piazzola prevista.
I nostri prodi (come altro definirli…) aprono la sponda laterale del furgone e dispongono all’esterno i tavoli e i prodotti da esposizione con tutti i cartellini, e si dispongono anche tutti i prodotti nel bancofrigo.
Altre immagini.
I volti delle sciure di cui Stefano conosce nomi e preferenze alimentari e forse…anche quanti figli hanno e qualche storia di famiglia.
Che inizi il caldo afoso estivo o che si preveda una giornata di vento gelato il team dei fratelli Crestani è presente e mette a disposizione tutta la sua selezione di prodotti ossolani doc, e non solo, anche la loro pazienza e resistenza ai climi e ai caratteri estremi…
E’ quella vita di piazza, di mercato, di commercio dell’alimento di base, di flusso di persone, di volti, di vociare con diversi accenti che viene evocato anche nel libro di Piero Chiara.
Ruben cerca nel mercato di oggi ciò che ha trovato nelle pagine dello scrittore: cos’è cambiato? cosa persiste? come siamo cambiati?
Ha già iniziato le riprese con la traversata del Lago Maggiore prima dell’alba, con Stefano prima sonnacchioso e poi sorridente e preciso dietro al bancone per servire al meglio i suoi clienti.
Probabilmente la prossima volta vorrà riprendere alcuni dei fornitori ossolani che Stefano visita regolarmente per fare i rifornimenti.
Un primo giro di reperage per conoscere persone e location l’ha già fatto ma senza telecamere: ha visitato l’Azienda Agricola Veglia Vecia di Bannio Anzino ( di cui vi abbiamo già raccontato qui) portandosi a casa anche un formaggio di capra e la Latteria comunale Turnaria di Premosello Chiovenda, con la sua grotta per la stagionatura in cui ad ogni scalino corrisponde una discesa della temperatura di un paio di gradi.
Se visiterete i mercati di Cannobbio e Luino in questo agosto lacustre potreste imbattervi nel gruppo di produzione con telecamere, microfono e Ruben Rossello alla direzione.
A presto aggiornamenti sul documentario svizzero, vi teniamo aggiornati.
Non vorrete mica perdervelo !!!???…